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Villa Corner, ora Fraccaro

Borgo Pieve
Secolo di costruzione  XVIII

Descrizione

Villa Corner, poi Moretti e ora Fraccaro, è un edificio elegante che si incontra lungo il Borgo Pieve. In questo antico borgo nel Cinquecento alcune tra le famiglie castellane più illustri (ad esempio, gli Almerigo, i Dotto e i Lorenzetto) vivevano in case da stazio con tezze (fienili con portico), caneve (cantine), colombaie, stalle, orti e broli (giardini) ad uso personale, oltre a campi. Altri importanti complessi immobiliari appartenevano invece a famiglie del patriziato veneziano (i Corner, i Soranzo, i Donà, i Basadonna).  

 

Anche pensare al contesto ambientale in cui era inserito l’edificio settecentesco, che oggi si presenta dinanzi al passante, richiede un pò di immaginazione, così stretto tra gli altri del Borgo Pieve. Un tempo, infatti, Villa Corner  era immersa in tutt’altro scenario, aperta nel suo discreto recinto che conteneva il brolo di piante decidue e fruttifere.

 

La villa, per i caratteri architettonici che la caratterizzano, sembra ispirata ad una persistente presenza della scuola vicentina del Pizzocaro (1605-1680) in Castelfranco, diffusa dai Cabianca Puppati. Infatti,  questo stile, che di consueto è generico e freddo nelle facciate, animava in modo pittoresco i cortili, disponendoli su pianta quadrata, sovrapponendo al porticato del pianterreno vari ordini di logge centinate.

 

Soltanto due ville vicentine, costruite sul finire dell'attività del Pizzocaro, la ”Piovene” di Castelgomberto e la “Trento” di Costozza adottano nella parte centrale della facciata del loro corpo esteso, presenta l'ordine classico con relativi elementi architettonici e proporzioni corrispondenti.

 

La villa di Castelfranco  sarebbe quindi frutto di un geniale accostamento tra lo stile dei cortili consueti, la sovrapposizione di due logge e l'edicola classica, imposta al centro. Quest’ultima è caratterizzata da una loggetta tetrastila  a tre archi di ordine tuscanico, sormontata infine da frontone e cornice. 

 

Le ristrettezze urbane hanno impedito la costruzione di un adeguato cortile, ma la vivacità delle logge e la snellezza dell'orditura classica, tipica quest'ultima delle due ville vicentine sopra ricordate, esalta comunque la facciata.

 

Durante la Prima Guerra mondiale, nella notte tra il 26 ed il 27 gennaio del 1918, Villa Corner venne colpita da bombe austriache assieme ad altri edifici civili e ad un magazzino vicino al vero obiettivo: la fabbrica della F.E.R.V.E.T., vuota di macchinari, ma colma di 2.000 bombe da bombarda.

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Note

Dimora privata posta sotto la Tutela dei Beni Ambientali ed Architettonici come “edificio di interesse particolarmente importante” dal 10.12.1959

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