Studiolo di Vicolo dei Vetri
Vicolo dei Vetri
secolo XVI
Descrizione
Nel 1991, durante gli interventi di ristrutturazione di un edificio adiacente al palazzo municipale, in una stanza al piano terra sotto alcuni strati di pittura a calce fu rinvenuto un fregio che ricopriva l’intero perimetro dell'ambiente.
Da allora sono iniziate le ricerche per tentare di ricostruire la storia di questo sito misterioso.
Alcune informazioni preziose sono state ricavate in un documento del notaio Dionisio Saxacher risalente al 1506, anno in cui l’allora podestà di Castelfranco, Agostino Moro, concesse un’esigua striscia di terra, posta nel cortile del palazzo pretorio, ai notai Pietro Dotto e Bernardino Zaghi.
Il documento è importante perché ci permette di collocare la realizzazione dello studiolo e del suo fregio intorno al 1507 o negli anni immediatamente successivi, ovvero al tempo di Giorgione.
L’ambiente angusto doveva avere essere adibito esclusivamente al ricevimento delle persone ed alla stesura delle minute degli atti.
La porta e le finestre si aprivano solo sulla parete che dà ancora sul Vicolo dei Vetri e tuttora sono decorate con modanature coerenti col gusto del tempo, anche se oggi leggermente modificate.
All’interno, la fascia decorativa posta sotto la travatura cinge l’intero ambiente per un’altezza di circa 75 cm e 20 m di lunghezza; alterna tondi e motivi floreali prevalentemente affrescati con sapienza su fondo rosso vivo.
I soggetti sono tralci, girali di acanto e bacche grigie, uccelli in atto di beccare, putti alati ad occhi chiusi. All’interno di tondi monocromi spiccano scene allegoriche e sette stemmi policromi di nobili famiglie cittadine e veneziane (per buona parte dipinte a tempera in un secondo tempo), tra cui i Costanzo, i Marta, i Gradenigo, i Dotto e i Moro.
La figura di una vecchia donna cieca e sordomuta che campeggia sopra la finta cappa del camino è forse un’allegoria dell'Ignoranza che non vede, non sente, non parla.
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Note
Per accedere allo Studiolo di Vicolo dei Vetri, i visitatori dovranno prenotare il proprio turno d'ingresso presso la biglietteria del Museo Casa Giorgione tel. +39 0423 735626