Loggia dei grani - il Paveion
Piazza Giorgione
XV-XVII secolo
Descrizione
La loggia dei grani, più nota come Paveion (padiglione), fu costruita ad uso di loggia o porticato nel 1420 nel settore orientale dell’attuale piazza Giorgione.
Con lo svolgimento dei mercati al di fuori delle mura, il Paveion era il luogo individuato per le contrattazioni soprattutto dei cereali. Fu ristrutturato nel 1532 o 1534 e totalmente ricostruito in seguito al suo crollo nel 1602. Il nuovo edificio fu rifatto dalle fondamenta a spese della podesteria e destinato per ordine del Senato veneto a perpetuo uso pubblico, come si legge in un’iscrizione su pietra in lingua latina del 1603.
Il martedì, in occasione del mercato del bestiame, la loggia era utilizzata per tenere al coperto le biade.
E’ interessante ricordare che l’antico mercato del bestiame e delle biade di Castelfranco è documentato già prima del 1233. Il mercato settimanale si tenne di domenica sino al 1384, quando Francesco da Carrara ne decise il trasferimento di martedì. Dal 1792 si cominciò a svolgere un mercato del bestiame anche di venerdì, sebbene il giorno ufficiale fosse sempre il martedì quando era stabilita l’esenzione dal dazio sugli animali vivi (almeno dal 1629 come si legge da un’altra iscrizione). Il mercato, infine, si teneva anche in occasione di alcune ricorrenze in cui si svolgevano delle fiere (tre giorni per Ognissanti, S. Bartolomeo il 24 agosto, S. Andrea 30 novembre).
La distribuzione degli spazi era ben definita: alla loggia dei grani era riservato lo spazio per le biade (il podestà Giorgio Semitecolo si vide costretto ad emanare un decreto, come riporta una lapide murata all’esterno della loggia, che vietava il poner botteghe, banchi o altro sopra la piazza delle biave e padiglione).
Fin dall’inizio del XVII secolo i bovini e gli ovini occupavano l'area antistante il Paveion, mentre nel lato opposto della piazza erano posizionati i suini. Il pollame era venduto sotto i portici
Il mercato castellano, in grado di attrarre mercanti da tutto il territorio confinante per la sua centralità, era anche luogo di commercio di ferramenta, vasellame, abbigliamento, frutta, verdura e generi alimentari: lo stazio destinato agli ambulanti era gratuito per i cittadini, mentre comportava un affitto dai forestieri riscosso dal governo locale, come ancora oggi.
La regolarità dell’occupazione degli spazi, l'ordine e la pulizia era a cura di due provveditori sopra la piazza, mentre erano previsti degli esattori per riscuotere i canoni di affitto degli spazi.
Dalla metà degli anni Sessanta dello scorso secolo la costruzione del nuovo Foro Boario (oggi ex Foro Boario) in Castelfranco, pose fine a questa antica tradizione, pur lasciando nei due giorni consueti il mercato cittadino in piazza.
Il Paveion, di proprietà del Comune, ha ospitato un caffè, denominato Bar Borsa fino a dicembre 2022.
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Note
Edificio di proprietà dell’Amministrazione comunale. I locali sono visitabili